Francia: deputati e senatori concordano sulla modifica dei rapporti tra supermercati e fornitori

Europa

I deputati e i senatori francesi hanno concordato una versione di compromesso del disegno di legge del deputato Frederic Descrozaille (Renaissance), che modifica in via sperimentale i rapporti commerciali tra le catene di supermercati e i loro fornitori.

Il testo a cui sono arrivati i parlamentari e' "irresponsabile e inflazionistico", protesta la Federazione dei Datori di Lavoro della Grande Distribuzione (FCD) in un comunicato. L'Associazione Nazionale delle Industrie Alimentari (ANIA), al contrario, loda l'operato dei parlamentari per "rendere molto concreto il compito di garantire una remunerazione piu' equa agli agricoltori, colmare i vuoti giuridici che sono fonte di instabilita' economica per le imprese" e "riequilibrare" il rapporto tra produttori e i loro acquirenti. La proposta di legge mira in particolare a colmare il "vuoto giuridico" in caso di fallimento della trattativa commerciale annuale, che si svolge dal primo dicembre al primo marzo per i prodotti che riempiono gli scaffali (lactel, fleury michon, bonduelle, ecc.), esclusi quelli a marchio proprio della distribuzione. Attualmente, se le aziende non si accordano sui prezzi, cio' non interrompe il contratto, cosa che avvantaggia il supermercato, il quale puo' continuare per diversi mesi a ordinare prodotti dal fornitore al vecchio prezzo, anche se quest'ultimo subisce un'inflazione elevata sui suoi costi di produzione. D'ora in poi, in via sperimentale, se la trattativa commerciale annuale fallisce, il fornitore potra' interrompere le proprie consegne qualora ritenga troppo basso il prezzo pagato durante il periodo di preavviso per inadempimento contrattuale. Il testo prevede anche la non negoziabilita' delle materie prime agricole nei prodotti venduti a marchio del distributore. Il processo di vigilanza sulla soglia di rivendita in perdita, che inizialmente doveva scadere ad aprile, viene prorogato al 2025 invece che al 2026. E da quest'ultimo dispositivo e' escluso il settore ortofrutticolo.