La domanda complessiva di prodotti alimentari nel 2022 e' stata di 30.946 milioni di chili o litri, il 7,1% in meno rispetto all'anno precedente e l'8,1% in meno rispetto al 2019. In termini di valore, la spesa e' salita a 107.780 milioni di euro, cioe' il 2,7% in piu' rispetto al 2021 e l'1,1% in piu' rispetto al 2019. Nel volume della domanda alimentare nel 2022, l'87,2% corrispondeva al consumo interno, con una spesa alimentare di 26.987 milioni di chili o litri, l'8,8% in meno rispetto al 2021 e il 5,9% in meno rispetto al 2019. Nonostante il forte aggiustamento della domanda, il ministro dell'agricoltura, Luis Planas, ha sottolineato che l'aumento dei prezzi ha fatto si' che la spesa ammontasse a 73.893 milioni di euro, solo lo 0,9% in meno rispetto al 2021 e il 6,3% in piu' rispetto al 2019. Fuori casa, il volume del cibo e' stato pari a 3.959 milioni di unita' (chili o litri) con un aumento del 6,1% rispetto al 2021, ma comunque inferiore del 21,1% rispetto ai livelli del 2019. In valore, la spesa per il cibo fuori casa e' stata di 33.887 milioni euro, 11,5% in piu' rispetto al 2021, ma 8,8% in meno rispetto al 2019. Pro capite, la domanda volumetrica si e' attestata a 698,5 chili o litri rispetto alle 747,7 unita' dell'anno precedente e alle 786 unita' del 2020. Di questo volume, i consumi delle famiglie si sono attestati a 583 unita' contro le 639 unita' dell'anno precedente e le 689 del 2020. Nel caso dei consumi fuori casa, nel 2022 e' stato di 115 unita' contro le 108 del 2021 e le 148 del 2019. La spesa pro capite nel 2022 e' stata di 2.582 euro, contro i 2.494 dell'anno precedente e i 2.600 del 2019. Di questo dato, 984 corrispondono a spese fuori casa, contro gli 884 euro del 2021 e i 1.095 del 2019. Le famiglie hanno invece speso una media di 1.597 euro a persona, una cifra molto vicina ai 1.610 euro dell'anno precedente. Per quanto riguarda i canali di acquisto, Planas ha evidenziato il mantenimento del peso dei supermercati, con il 49,5 di quota di mercato. Il ministro ha inoltre evidenziato la tenuta dei negozi tradizionali, che mantengono una quota del 12,7%. I discount passano dal 15,4 al 13,7%. Resiste il commercio online con il 2,3% e le consegne a domicilio, seppur con una quota contenuta, sono leggermente aumentate. In procinto di iniziare la presidenza spagnola nell'UE, Luis Planas ha inoltre indicato alcuni degli obiettivi piu' importanti per il settore agricolo, alimentare e della pesca. Ha evidenziato la necessita' di difendere una politica che punti maggiormente sulla massima autosufficienza possibile per evitare situazioni di grave dipendenza dall'esterno, come e' accaduto con l'invasione dell'Ucraina.