INFLAZIONE: COLDIRETTI, SICCITA' SPINGE PREZZI CIBO A +9,6% SALE A 9MLD SPESA ALIMENTARE

Italia

8294 - roma (agra press) - un comunicato stampa della coldiretti rende noto che:
"la siccita' con il taglio dei raccolti spinge l'inflazione nel carrello della spesa
alimentare con un aumento complessivo del +9,6% tra prodotti freschi, come
frutta e verdura, e lavorati in una situazione resa gia' difficile dai rincari legati
alla guerra in ucraina che colpiscono duramente le imprese e le tavole dei
consumatori. e' quanto emerge dall'analisi della coldiretti sui dati istat relativi
all'inflazione a luglio rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. l'aumento
dei prezzi scatenato dal mix esplosivo dell'aumento dei costi energetici e del
taglio dei raccolti a causa del clima costera' nel 2022 alle famiglie italiane quasi
9 miliardi di euro soltanto per la spesa alimentare, secondo l'analisi della
coldiretti. frutta e verdura quest'anno costeranno complessivamente alle
famiglie dello stivale 1,97 miliardi in piu' - sottolinea coldiretti - e precedono sul
podio pane, pasta e riso con un aggravio di 1,65 miliardi, e carne e salumi per i
quali si stima una spesa superiore di 1,54 miliardi rispetto al 2021. al quarto
posto la frutta - continua coldiretti -, con 0,92 miliardi, che precede latte,
formaggi e uova (0,78 miliardi), pesce (0,77 miliardi) e olio, burro e grassi (0,59
miliardi) che e' pero' la categoria che nei primi sei mesi del 2022 ha visto correre
maggiormente i prezzi. seguono con esborsi aggiuntivi piu' ridotti le categorie
'acque minerali, bevande analcoliche e succhi', 'zucchero, confetture, miele,
cioccolato e dolci', 'caffe', te' e cacao' e 'sale, condimenti e alimenti per bambini'.
se i prezzi per le famiglie corrono l'aumento dei costi colpisce duramente l'intera
filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove - continua la coldiretti - piu'
di 1 azienda agricola su 10 (11%) e' in una situazione cosi' critica da portare alla
cessazione dell'attivita' ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova
comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito
negativo per effetto dell'aumento dei costi di produzione, secondo il crea. in
agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei
concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. a spingere i rincari e' anche
l'aumento della dipendenza alimentare dall'estero e' il fatto che nel 2022 le
importazioni di prodotti agroalimentari dell'estero, dal grano per il pane al mais
per l'alimentazione degli animali, sono cresciute in valore di quasi un terzo
(+29%), aprendo la strada anche al rischio di un pericoloso abbassamento degli
standard di qualita' e di sicurezza alimentare, secondo l'analisi della coldiretti
sulla base dei dati istat relativi ai primi cinque mesi dell'anno. 'occorre lavorare
per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi
qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di
produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle
speculazioni', afferma il presidente della coldiretti ettore PRANDINI, nel
sottolineare che 'nell'immediato bisogna intervenire per contenere il caro
energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e
stalle e strutturali per programmare il futuro. in questo contesto e' importante -
conclude PRANDINI - l'apertura del governo alla nostra proposta sulla
defiscalizzazione del costo del lavoro'.". 29:07:22/11:28