Scordamaglia (Filiera Italia), agroalimentare italiano al servizio della food security

Italia

"In un mondo sempre più deglobalizzato sono i territori, le distintività, le eccellenze del nostro sistema produttivo che competono a livello globale e non si può prescindere da un livello di sicurezza garantita, di 'sovranità' di beni essenziali a cominciare da quelli agroalimentari insieme a quelli energetici, farmaceutici, di materie prime rare",

ha affermato Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, all'XI cabina di regia per l'internazionalizzazione dove è intervenuto - informa un comunicato di Filiera Italia - insieme a Coldiretti.

"In questo contesto tutti i ministri intervenuti hanno menzionato il contributo essenziale che la filiera agroalimentare italiana può dare all'insicurezza alimentare globale, così come è stata sottolineata la necessità di contrastare l'omologazione e di tutelare, contrastando il falso made in italy, non solo le nostre imprese ma anche i consumatori di tutto il mondo sottoposti a gravi rischi da prodotti agroalimentari che di italiano hanno spesso solo il nome", ha ricordato il consigliere delegato di Fileira Italia.

"Secondo uno studio Coldiretti-Filiera Italia il falso made in italy a tavola nel mondo vale 120 miliardi di euro, pari al doppio delle esportazioni che nel 2022 hanno raggiunto il record di 60,7 miliardi", evidenzia il comunicato.

"Non si puo' restare indifferenti ad una situazione in cui degli stoccaggi globali complessivi di grano che sono pari a circa 120 giorni complessivi, i quantitativi corrispondenti a ben 100 giorni risultano già stoccati esclusivamente all'interno della Cina, con ciò esponendo il resto del mondo a rischi estremamente gravi anche di stabilità geopolitica", ha aggiunto Scordamaglia.

"Per questo Filiera Italia e Coldiretti intendono continuare ad essere protagonisti di questo modello italiano e della sua internazionalizzazione attraverso il presidio di tutti i principali eventi internazionali e mettendo l'intera eccellenza della filiera agroalimentare italiana a supporto alla food security globale a cominciare da quei paesi di maggiore e più urgente importanza geopolitica per l'Italia", conclude il comunicato.