In crisi il settore suinicolo del Quebec

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Un articolo di "The Canadian Press" descrive la crisi economica che sta colpendo i suinicoltori in Quebec.

La situazione e' definita come una "tempesta perfetta" dovuta a diversi fattori, tra cui rallentamenti causati dal covid-19, carenza di manodopera negli impianti di lavorazione della carne, chiusura di uno dei principali macelli della provincia, eccesso di carne suina a livello globale, tassi di interesse elevati e aumenti vertiginosi dei prezzi dei cereali che hanno fatto lievitare i costi di alimentazione del 60%. In risposta a cio', molti produttori hanno richiesto programmi di compensazione per ridurre drasticamente le mandrie o cessare la produzione. L'industria suinicola, altamente dipendente dalle esportazioni, e' stata particolarmente colpita, con prezzi che comportano perdite significative per gli agricoltori. Alcuni allevatori, come Francois Nadeau, hanno investito in tecnologie avanzate per migliorare l'efficienza e rispettare le nuove norme federali sul benessere animale, ma la tendenza generale sembra essere quella di abbandonare la produzione suina. Olymel, uno dei principali trasformatori, ha chiuso diverse strutture e ridotto la capacita' di macellazione, contribuendo alla crisi. Gli sforzi dell'industria sono concentrati su una ripresa post-crisi, con attenzione a produrre in modo piu' efficiente e a standard elevati. Tuttavia, la riduzione di nove per cento del numero di produttori e le incertezze riguardo al futuro di coloro che non saranno selezionati nei programmi di compensazione sollevano preoccupazioni sul destino dell'industria suinicola nella provincia canadese.

fonte: "The Canadian Press"