Consorzio Parmigiano Reggiano: al via il ritiro di 30mila forme di stagionato per equilibrare il mercato

Italia

C’è preoccupazione in casa Parmigiano Reggiano per la collocazione sul mercato del picco produttivo 2021 e per le eccedenze di prodotto stagionato. Una situazione che spinge il Consorzio di tutela ad intervenire, per paura dell’innescarsi di una situazione di crisi, con il ritiro di 30mila forme di Parmigiano a partire dai 30 mesi di stagionatura. “L’esame delle condizioni di mercato, come evolute da inizio 2023, mostrano un andamento positivo dei consumi (primo trimestre 2023: +3,9%).

Allo stesso tempo, nei mesi di inizio 2023 si concretizza l’arrivo a stagionatura 24 mesi (la fascia più richiesta dal mercato) del picco produttivo del 2021. In queste condizioni, e di fronte ai nuovi scenari macroeconomici, emergono incertezze tra i produttori, confermate anche dal confronto con gli operatori commerciali della filiera nei contatti operativi diretti e nelle riunioni della Commissione tecnica marketing. Nel dettaglio, viene affermata la presenza di giacenze in eccedenza di prodotto stagionato (oltre 30 mesi) con possibili ricadute negative sulle prospettive di mercato sia del prodotto stagionato, che per possibile svalorizzazione del prodotto fresco a partire dal collocamento del lotto II-2022, spiega il consorzio. “A completare il quadro di equilibrio domanda-offerta si pone anche lo scenario di offerta di nuovo prodotto marchiato che vedrà un calo di offerta dal terzo lotto quale riflesso della riduzione produttiva segnata da agosto/settembre 2022 ed ancora in corso. Di fronte a queste condizioni di grande incertezza, che potrebbero sfociare in una situazione di crisi già a partire dalla vendita dei “centrali” 2022, si pone l’opportunità di definire un intervento ai sensi dell’art. 5.16 lett. a) del Piano regolazione offerta in vigore”. In base alle premesse, è stata definita la proposta di un acquisto da parte del Consorzio fino a 30mila forme, da eseguire presso operatori commerciali e caseifici. L’acquisto riguarda prodotto con stagionatura, al momento della pre-adesione, di 30 mesi e oltre, secondo le seguenti condizioni economiche di riferimento:

opzione a) 30 mesi e oltre (fino a 35 mesi), al prezzo definito dal Consorzio a seguito di sua perizia, e comunque non superiore a 12,50 euro/kg per lo scelto sperlato;

opzione b) 36 mesi e oltre, al prezzo definito dal Consorzio a seguito di sua perizia, e comunque non superiore a 13,00 euro/kg per lo scelto sperlato.

I prezzi di riferimento si intendono comprensivi della stagionatura fino al 31 dicembre 2023 (salvo il ritiro anticipato da parte del Consorzio). In caso di mancato ritiro da parte del Consorzio entro quella data, l’operatore si impegna a proseguire nella stagionatura con oneri di magazzinaggio a carico del Consorzio alla tariffa di 0,80 euro/forma/mese. Inoltre, si impegna a indicare l’ubicazione del formaggio, consentire la perizia ad opera di personale del Consorzio, conservare il formaggio identificato, ben riconoscibile ed accessibile. È prevista una soglia minima di adesione al programma, per tutte le opzioni, pari a 100 forme per matricola, ed una soglia massima per richiedente di 5.000 forme. Saranno considerate valide le pre-adesioni ricevute entro l’8 maggio 2023 alle ore 12.00.A seguito della delibera dell’Assemblea dei Consorziati, che si terrà il 24 maggio, il Consiglio di amministrazione definirà, in base alla disamina delle domande ricevute, le procedure di fattibilità esecutiva. Il pagamento del prodotto ritirato avverrà non prima del mese di settembre 2023, a seguito di sottoscrizione del contratto di vendita.

fonte: www.insiderdairy.com