L'India e' il primo paese produttore di latte al mondo, ma sinora ha utilizzato la sua ingente produzione per il consumo interno, raggiungendo un'autosufficienza del 100% circa, sottolinea clal.it in un'analisi dedicata al grande paese asiatico. Quest'anno, però - rileva clal.it - una serie di fattori come la riduzione delle mandrie durante la pandemia di coronavirus che aveva provocato una contrazione della domanda; l'aumento dei costi di produzione dovuto alla guerra in Ucraina; un'epidemia di dermatite nodulare contagiosa (dnc), che si stima abbia infettato piu' di 300.000 capi e negli ultimi mesi, ondate di calore che hanno danneggiato i raccolti, riducendo la disponibilita' di frumento e foraggio hanno causato una riduzione della produzione. La domanda, invece, dopo essersi ripresa dallo stop legato al covid, e' aumentata. Il risultato del disequilibrio tra domanda e offerta e' stato un aumento significativo dei prezzi al consumo. Le tensioni nel mercato domestico hanno aperto le porte ai mercati internazionali e le importazioni lattiero casearie del paese stanno già registrando aumenti importanti, tanto che - conclude clal.it - il governo indiano sta valutando di rimuovere le tasse all'import sui prodotti dairy per alleviare le tensioni di mercato.
fonte: agra press