Parmigiano Reggiano: assemblea generale approva bilancio 2022 e vara interventi mercato per 2023

Italia

 "l'assemblea generale dei consorziati del parmigiano reggiano, tenutasi mercoledi' 24 maggio, all'auditorium carlo GABBI di cre'dit agricole green life a parma, ha approvato a larga maggioranza (91,5% dei consensi) il bilancio consuntivo 2022, che si e' chiuso con dati record per quanto riguarda vendite e prezzi.

il giro d'affari al consumo ha infatti toccato il massimo storico di 2,9 miliardi di euro contro i 2,7 miliardi del 2021 (+6,9%); al massimo anche il valore generato alla produzione con 1,8 miliardi di euro contro gli 1,71 miliardi del 2021", rende noto un comunicato stampa del consorzio del parmigiano reggiano. "l'assemblea, aperta dai saluti di roberto GHISELLINI, condirettore generale di cre'dit agricole italia, e' stata l'occasione per fare il punto sulle azioni di comunicazione di sviluppo di mercato. a fronte di uno scenario macroeconomico influenzato dalla pandemia e dalle incognite legate alle incertezze causate dal conflitto in ucraina, quali il caro energia, l'incremento del costo delle materie prime e un'inflazione crescente che ha ridotto il potere d'acquisto delle famiglie, la sfida principale del 2023 per il consorzio e' rappresentata dalla commercializzazione del picco di produzione piu' alto nella storia della dop, quello del 2021", prosegue il consorzio, che aggiunge: "i primi quattro mesi del 2023 sullo stesso periodo del 2022 hanno registrato un aumento del +2% in volumi, di cui +4,1% in italia. in lieve calo l'export, che segna un -2% (media tra il +3,8% dei paesi ue e il - 8,5% dei paesi extra ue): una flessione che riflette un temporaneo rallentamento nei flussi di esportazione, in particolare verso gli usa, ma con buone prospettive di recupero nella seconda meta' dell'anno. dal 2020 il consorzio sta lavorando a un piano articolato di investimenti in comunicazione e sviluppo domanda sia in italia, sia soprattutto sui mercati esteri al fine di assicurare condizioni di equilibrio tra domanda ed offerta in un biennio in cui vengono immesse sul mercato le quantita' di prodotto frutto della rilevante crescita produttiva del 2020 e 2021. e' in questo quadro che, di fronte ai confortanti segnali legati all'attuazione delle azioni di sviluppo commerciale 2023, e' stata messa a punto una proposta per intervenire con il ritiro di 30.000 forme, in modo da riassorbire l'accumulo 'congiunturale' di parmigiano reggiano a stagionatura elevata registrato in questo momento di mercato, anche dal confronto con gli operatori. tale accumulo, seppur di modesta entita', rischia di compromettere le condizioni di equilibrio di mercato fino alla fine dell'anno in corso, quando si dovrebbero toccare con mano i riflessi del calo produttivo iniziato nei mesi estivi del 2023 e attualmente ancora in atto". "il 2023 e' un anno di grandi sfide per il parmigiano reggiano", afferma il presidente del consorzio, nicola BERTINELLI, che sottolinea: "l'assemblea ha approvato a larga maggioranza il bilancio consuntivo 2022, che si e' chiuso (ap) - anno LX n.125 mercoledì 24 maggio 2023 25./34.. con dati record per quanto riguarda vendite e prezzi, con un giro d'affari al consumo che ha toccato il massimo storico di 2,9 miliardi di euro contro i 2,7 miliardi del 2021 (+6,9%), e il valore generato alla produzione che e' passato a 1,8 miliardi di euro contro gli 1,71 miliardi del 2021. il consorzio sta gia' guardando al futuro, lavorando con gli operatori e le catene distributive per utilizzare le risorse 2023 ancora disponibili per sostenere i consumi nel corso di un anno in cui viene commercializzato il picco di produzione del 2021, il piu' alto nella storia della dop, con un piano articolato di investimenti in comunicazione e sviluppo domanda sia in italia, sia soprattutto sui mercati esteri, ed evitare cosi' la svalorizzazione del prodotto. il consorzio dev'essere al fianco di tutta la filiera per realizzare un grande progetto chiamato parmigiano reggiano: questa incertezza economica va governata insieme, senza farsi prendere dall'emotivita', passando dalla logica del singolo caseificio a quella del 'noi' del consorzio, per creare nuovi sbocchi di mercato e garantire il futuro della dop".