Il progetto dell’Unione Europea misura l’impronta ambientale, ovvero quanto un allevamento o un’azienda di trasformazione inquinano per poi indicare correttivi che, se seguiti correttamente, garantiranno la svolta green. Chiusa la prima fase dopo due anni e mezzo, il punto della situazione è stato fatto in un convegno a Macomer, moderato dal direttore generale del Consorzio Riccardo Pastore e introdotto dal presidente Gianni Maoddi, che hanno sottolineato come l’esigenza della sostenibilità sia ormai imprescindibile per i consumatori, che sono sempre più attenti a questo aspetto e, a monte del processo, per allevatori e trasformatori. Una sfida che proietta il Pecorino Romano DOP nel futuro, con i suoi 600 milioni di fatturato al consumo all’anno e le 12mila aziende del comparto.
fonte: www.pecorinoromano.com