Svizzera: calano a volume import (-3,6%) ed export (-6,7%) di formaggio, nel 2022

Europa

Se dici Svizzera, dici formaggio. Eppure, nel 2022, dopo due anni eccezionali nel 2020 e 2021, l’industria casearia svizzera ha registrato un calo delle esportazioni di formaggi del -6,7% (in volume) e del -3% (in valore).

I dati sono emersi nel corso della25ma assemblea generale della Switzerland Cheese Marketing AG(SCM). Nel 2022 sono state esportate in totale 76.951 tonnellate di formaggio svizzero, per un valore di 734,3 milioni di franchi (752,7milioni di euro). Cifre allineate ai valori di esportazione del 2020 (-0,2%) e ben al di sopra di quelli del 2019 (+1,4%). Ma non è solo l’export. A calare, infatti, anche le importazioni di formaggi (73.077 ton, -3,6%) che corrispondono a un valore di 501,7 milioni di franchi (514,3 milioni di euro), in crescita del +2,8% sul2021 per effetto dell’inflazione. David Escher, ceo di SCM, ha commentato: “Dal 1998, anno di fondazione di SCM, il consumo totale di formaggio in Svizzera è aumentato di oltre l’80%”. Tanto che oggi supera le quantità prodotte, obbligando il Paese a importare formaggio. Fatto che, secondo Escher, rappresenta un grande vantaggio: “Dal punto di vista economico è più interessante produrre formaggio svizzero di alta qualità a un prezzo relativamente alto per l’esportazione e importare prodotti più economici per le esigenze della fascia bassa del mercato e per l’industria”. Complessivamente, il saldo commerciale di SCM 2022ha chiuso nuovamente in positivo, sia in volume (+3.875 tonn) che in valore (+232,6 milioni di franchi). Il calo, ovviamente, preoccupa i produttori perché l’evoluzione dei tassi di cambio, l’elevata inflazione e il calo del potere d’acquisto rendono sempre più difficile il posizionamento e la vendita di formaggi svizzeri. Oggi circa l’80% del formaggio svizzero esportato è destinato all’Unione europea. A causa della situazione attuale, i prodotti svizzeri esportati stanno diventando più costosi e le importazioni da altri paesi più economiche. Per questo, ha annunciato l’amministratore delegato di SCM, “Intensificheremo le attività di marketing nei punti vendita in tutti i 21 paesi in cui siamo rappresentati”. Oltre alle attività che SCM svolge per le singole tipologie, saranno implementati anche bonus per l’acquisto dell’intera gamma di formaggi svizzeri e le campagne generaliste sempre di più ne sottolineeranno anche la sostenibilità. “Il nostro obiettivo è aumentare la conoscenza del formaggio svizzero e gli sforzi dell’industria casearia. L’obiettivo è raggiungere i giovani adulti e le famiglie in particolare attraverso i canali digitali e le attività nella natura”, conclude Escher.

Fonte: www.insiderdairy.com