Nel Paese, le importazioni di cereali potrebbero raggiungere i 10 milioni di tonnellate nel 2024, secondo quanto dichiarato a Medias24 da Moulay Alaoui, presidente della Federazione nazionale molitoria (FMN). Il volume, in aumento di oltre un milione di tonnellate rispetto agli acquisti effettuati un anno prima, è legato alla forte contrazione prevista della superficie coltivata. Nel Paese nordafricano, che sta vivendo la peggiore siccità degli ultimi 20 anni, si prevede che le scarse precipitazioni, mal distribuite nel tempo e sul territorio, porteranno alla semina di 2,5 milioni di ettari contro 3,5 milioni, secondo i dati della Banca Centrale. In questo contesto, è probabile che la produzione dei 4 cereali principali per il consumo umano e animale (grano duro, grano tenero, orzo e mais) scenda a soli 2,5 milioni di tonnellate, il terzo livello più basso nella storia del Paese. Secondo Alaoui, il volume degli acquisti di grano duro e tenero dovrebbe essere di almeno 6 milioni di tonnellate, un livello equivalente a quello delle ultime 3 campagne. Anche se l'aumento complessivo degli acquisti dovrebbe comportare un aumento del conto delle importazioni, il Paese avrà accesso a grano e mais a basso costo sul mercato mondiale, data l'abbondanza dell'offerta in Sud America e in Russia. Un prezzo per tonnellata molto più basso rispetto all'anno scorso potrebbe quindi alleggerire la pressione sulle casse pubbliche. Nel 2023, il Marocco aveva importato 19,3 miliardi di dirhams (1,9 miliardi di dollari) di grano, secondo i dati dell'Office des Changes.
"Agence Ecofin"