Importazioni di cereali dall’Ucraina impattano sugli Stati UE confinanti

Europa

Le importazioni di cereali dall’Ucraina sono aumentate notevolmente negli ultimi sei mesi, in particolare con l’entrata in vigore di un regolamento del Consiglio che ha eliminato le barriere doganali sulle importazioni di prodotti agroalimentari dall’Ucraina.

Secondo quanto affermato dall’eurodeputata della Polonia Beata Mazurek (ECR) nel testo di un’interrogazione presentata alla Commissione (P-000566/2023), queste importazioni, in particolare quelle di mais, frumento e colza – e persino semi di girasole – stanno avendo un impatto negativo negli Stati dell’UE confinanti con l’Ucraina.

“Grandi quantità di cereali importati più economici – si legge nella domanda – stanno spiazzando i cereali coltivati in loco che, a causa della pressione sui prezzi, non possono essere venduti e rimangono immagazzinati, causando notevoli perdite finanziarie per gli agricoltori colpiti.“

Alla luce di questo, l’on. Mazurek ha quindi chiesto l’intervento della Commissione europea, domadando chiarimenti sulle azioni intraprese, o da intraprendere, per affrontare questo problema.

A rispondere all’interrogazione è stato il Commissario per l’agricoltura Wojciechowski che ha rassicurato l’interrogante sul fatto che la Commissione sta seguendo molto da vicino la situazione negli Stati membri confinanti con l’Ucraina. La situazione logistica e commerciale in questi Stati viene costantemente monitorata ed è stato effettivamente osservato un aumento sostanziale delle importazioni di cereali e semi oleosi.

“Per consentire una migliore comprensione della situazione del mercato locale e raccogliere i dati necessari per giustificare un’eventuale risposta politica, – ha dichiarato il Wojciechowski – la Commissione ha invitato la Bulgaria, la Repubblica ceca, l’Ungheria, la Polonia, la Romania e la Slovacchia a fornire una valutazione dettagliata dell’impatto dell’aumento delle importazioni dall’Ucraina sulle normali operazioni agricole degli agricoltori, tenendo conto, tra l’altro, delle disponibilità e del valore della produzione potenzialmente interessati.“

La Commissione sta attualmente analizzando le informazioni ricevute e riflettendo sulle misure più opportune da adottare, come indicato anche dal Commissario responsabile per l’Agricoltura il 16 febbraio 2023 in occasione della seduta plenaria del Parlamento europeo.

Inoltre, la Commissione lavora costantemente su come migliorare il funzionamento delle corsie di solidarietà, per ridurre i costi di trasporto e per facilitare il movimento dei cereali verso le regioni deficitarie europee e il mercato mondiale.

“Sono stati raggiunti risultati significativi in questo senso, ma ci sono ancora molte aree in cui sono necessari ulteriori miglioramenti e investimenti.“