Le prospettive positive sono dovute al miglioramento della pluviometria nelle zone di produzione centrali e orientali del Paese, dove le precipitazioni sono state più frequenti. Secondo l'USDA, l'area seminata dovrebbe rimanere invariata a 1,8 milioni di ettari, mentre la resa delle colture dovrebbe aumentare dell'11% a 1,67 tonnellate per ettaro. Più in generale, questa previsione, se si avvererà, potrebbe consentire all'Algeria di superare il Marocco e diventare il secondo produttore di grano del Nordafrica dopo l'Egitto, per la terza volta negli ultimi 5 anni dopo il 2020/2021 e il 2022/2023. In Marocco, infatti, le previsioni formulate dall'USDA indicano un calo del 40% del raccolto nel 2024/2025, a 2,5 milioni di tonnellate e una contrazione di 300.000 ettari delle superfici coltivate. "In Marocco, le precipitazioni durante la semina sono state particolarmente limitate e tardive, il che ha portato a una riduzione della semina fino a gennaio 2024. Sebbene la maggior parte del grano sia coltivato senza irrigazione, una grave carenza di precipitazioni nelle vaste regioni di coltivazione centrali e meridionali del Paese ha ridotto le prospettive di raccolto", si legge nel rapporto.
"Agence Ecofin"