L'Unione Europea prevede di allentare le restrizioni sugli Ogm per aiutare i produttori agricoli ad adattarsi al cambiamento climatico

Europa

Bruxelles prevede di rimuovere i controlli su alcune colture geneticamente modificate per aiutare i produttori agricoli ad affrontare la sfida del cambiamento climatico, con un provvedimento che potrebbe riaccendere il dibattito europeo su queste tecniche controverse.

Secondo la bozza del regolamento dell'Unione Europea, vista dal Financial Times, molte piante modificate dovrebbero essere approvate come convenzionali, invece di passare attraverso l'attuale regime comunitario in materia di Ogm, che è estremamente laborioso e dispendioso dal punto di vista economico.

Il piano prevederebbe una categoria di piante che si sono avvalse dell'editing genetico per creare delle nuove varieta', che tuttavia si sarebbero potute ottenere attraverso tecniche di selezione tradizionali. Tra queste frumento in grado di resistere alla siccita', pomodori resistenti ai funghi, e patate contenenti minori quantita' di acrilammide, una sostanza che diventa cancerogena se fritta. I funzionari europei sottolineano come le nuove tecniche siano fondamentali per mantenere costante la produzione agricola nel momento in cui gli agricoltori si trovano a dover affrontare modelli climatici mutevoli, come siccita' e inondazioni. Tali tecniche consentirebbero, inoltre, di ridurre l'utilizzo di pesticidi, fertilizzanti e altre sostanze chimiche. La proposta potrebbe ancora essere modificata prima di essere presentata dalla Commissione Europea il prossimo 5 luglio. "La scienza e le prove dimostrano che queste varieta' possono essere ottenute anche attraverso la selezione convenzionale delle piante", hanno affermato i funzionari europei. "Le motivazioni economiche sono decisamente forti. Se vogliamo far fronte ai cambiamenti climatici e sostenere la sicurezza alimentare abbiamo bisogno di queste tecniche". La proposta presenta diverse opzioni normative ma predilige un regime meno rigoroso per la maggior parte delle nuove varieta' di piante - che verrebbero "trattate in modo analogo alle piante convenzionali e non richiederebbero autorizzazione, valutazione dei rischi, tracciabilita' ed etichettatura come Ogm". Per queste piante verrebbe istituito un registro per la trasparenza, secondo quanto si evince dalla lettura del regolamento. L'editing genetico e' una forma di ingegneria attraverso la quale i geni possono essere eliminati, o aggiunti, dalla stessa specie, o da specie simili, accelerando un processo tradizionale in cui gli scienziati mischiano diverse specie di piante. Un esempio potrebbe essere lo 'splicing' di una varieta' di frumento con una spiga grande - che porta ad avere rese elevate - con una varieta' con uno stelo spesso - che la rende piu' resistente al vento. E' diversa dalla modificazione genetica, che introduce un DNA proveniente da specie estranee. Le piante che utilizzano l'editing genetico che non potrebbero svilupparsi naturalmente richiederebbero un'autorizzazione completa per gli Ogm. Tuttavia, "verrebbero introdotte misure per incentivare prodotti di origine vegetale che potrebbero contribuire a un sistema agroalimentare sostenibile", e le colture giudicate come tali non dovrebbero riportare un'etichetta Ogm. All'interno dell'Unione Europea sono stati autorizzati solo pochi Ogm - principalmente come nutrimento per gli animali - a causa della ferma opposizione dell'opinione pubblica e della politica ai c.d. Frankenfood. Greenpeace ha detto che si opporra' a qualsiasi allentamento delle disposizioni normative in materia, e ha descritto la proposta come proveniente da un "mondo immaginario, non scientifico, in cui vengono date per scontate le affermazioni non dimostrate delle aziende circa i loro benefici, e in cui i rischi non esistono". Eva Corral, attivista di Greenpeace EU, ha ricordato che, nel 2018, i giudici europei hanno stabilito che l'editing genetico dovrebbe essere coperto dal regolamento sugli Ogm.

"La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha chiarito che gli Ogm chiamati con un altro nome continuano a essere Ogm. L'Unione Europea deve disciplinare i nuovi Ogm per assicurarsi che non rappresentino un pericolo per la natura, per gli impollinatori, o per la salute umana". Anche i Verdi e altri nel Parlamento Europeo, che dovranno approvare la proposta, si oppongono a qualsiasi modifica. Tuttavia, la maggior parte degli stati membri - che devono comunque essere d'accordo - ha espresso il proprio sostegno a favore di un allentamento delle norme sugli Ogm, secondo quanto confermato da una fonte ben informata sulle ultime discussioni. I funzioni europei affermano che monitoreranno tali effetti e agiranno di conseguenza. Ma sostengono che sia necessaria una regolamentazione piu' flessibile per garantire che la ricerca sia commercializzata all'interno dell'Unione Europea, dal momento che molti paesi stanno abbracciando le colture modificate geneticamente. Inoltre, la rimozione di un effettivo divieto europeo sulle colture modificate geneticamente aiutera' il mondo in via di sviluppo, che stenta a piantarle se non possono essere esportate verso l'Unione Europea. "Tutto cio' puo' avere conseguenze positive a livello globale", ha dichiarato un funzionario europeo. "Altri paesi, specialmente nelle aree in cui i problemi di sicurezza alimentare sono piu' acuti, stanno guardando cio' che facciamo. Questo puo' essere importante per loro per affrontare il cambiamento climatico".