Questo secondo l'ultimo rapporto "Agri-Food Outlook" dell'azienda americana Alltech. Un livello che rappresenta il secondo aumento più grande al mondo (1,94%), dopo la cifra registrata dall'Oceania (3,71%). Questa crescita si inserisce in un contesto globale caratterizzato da un rallentamento complessivo dello 0,42%, con cali marcati in Europa (-3,82%) e Nord America (-1,07%). Nel complesso, l'industria africana è stata inizialmente trainata da una forte crescita nella produzione di mangimi per polli da carne, in particolare con la ricostituzione dell'allevamento di pollame colpito dall'influenza aviaria in Sudafrica, leader della produzione nel continente. Questo segmento ha registrato una crescita globale record di quasi il 21% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 17,3 milioni di tonnellate. Per contro, la produzione di mangimi per le galline ovaiole è crollata del 10,82% (la contrazione maggiore al mondo) rispetto all'anno precedente, attestandosi a 8,6 milioni di tonnellate, a causa della diminuzione della domanda e dell'aumento dei prezzi delle materie prime. In Nigeria, ad esempio, c’è stata un'impennata dei prezzi del mais giallo in particolare e gli allevatori si stanno concentrando sempre di più sulla produzione di polli da carne, dove il ciclo di produzione breve (da 45 a 75 giorni) permette un recupero più rapido dell'investimento rispetto alla produzione di uova, dove sono necessari almeno 6 mesi prima che gli uccelli inizino a deporre. Oltre al segmento del pollame, che rappresenta la metà dell'offerta totale, si sono registrate contrazioni nei mangimi per le vacche da latte (-10,67% a 5,3 milioni di tonnellate) e per i suini (- 0,84% a 3,8 milioni di tonnellate). Per quanto riguarda i mangimi per l'acquacoltura, il continente ha registrato il secondo tasso di crescita più alto al mondo, con il 5,5% a 1,58 milioni di tonnellate Secondo Alltech, nel 2023 il continente aveva 2.188 impianti di produzione di mangimi rispetto ai 2.038 impianti dell'anno precedente.
fonte: agra press