RAPPORTO LATTE 2021

E’ stata pubblicata l’edizione 2022 del rapporto sul Mercato del Latte, che l’Osservatorio sul Mercato dei Prodotti Zootecnici (OMPZ) cura ininterrottamente a cadenza annuale dal 1995 per fornire uno strumento a supporto di tutti gli attori della filiera latte: le istituzioni, le strutture associative e gli operatori economici.

Le analisi contenute nel rapporto si estendono dagli allevamenti al consumatore finale, coprendo tutti gli stadi della filiera: la produzione di latte, la trasformazione, la distribuzione, i consumi e l’import export. L’attenzione è anche dedicata al contesto ed ai meccanismi di regolazione e di collegamento verticale: il mercato internazionale, le politiche settoriali, i costi di produzione, i prezzi e i loro meccanismi di determinazione. In tal modo è possibile dare un’immagine precisa nei dettagli, ma anche organizzata in una visione d’insieme, della catena del valore: come questo si genera e come si distribuisce tra gli attori, quali sono i punti virtuosi, gli snodi critici e le tendenze in atto.

Si osserva ad esempio che quattro province (Brescia, Cremona e Mantova in Lombardia e Parma in Emilia Romagna) producono ciascuna oltre il 5% della produzione nazionale; nel complesso sono passate in un decennio dal 33,7% della produzione commercializzata nel 2010/11 al 36,9% nel 2020/21. Questa concentrazione avviene nel contesto di una crescita produttiva globale: nello stesso arco di tempo la produzione commercializzata nazionale è passata da 11.002 a 12.949 migliaia di tonnellate, con un incremento del 18%. Lo sviluppo della produzione nazionale è stato possibile grazie ad una decisa crescita dell’export e una riduzione dell’import: tra il 2010 e il 2020 il saldo (negativo) degli scambi è calato da 5.368 a 2.798 migliaia di tonnellate in equivalente latte, mentre in termini di valore si è addirittura ribaltato, da -1.543 a +243 milioni di euro.

In questa edizione del rapporto si è inoltre dato ampio spazio all’analisi degli effetti che la pandemia Covid-19 ha avuto e sta avendo sul comportamento degli operatori nei diversi stadi della filiera, sul funzionamento dei mercati e l’organizzazione della supply chain.